Cento nuovi camion e una sede in Polonia. Non si ferma la crescita di Autamarocchi, la società che ha l’headquarter a Trieste ma che fa viaggiare i proprio mezzi in tutta Europa.
È notizia recente l’arrivo in azienda della prima tranche di 100 nuovi IVECO S-WAY Euro VI d. Si tratta di camion di ultima generazione con tanta tecnologia ed emissioni ridotte. Nella scelta, Autamarocchi ha puntato sulla sicurezza nella circolazione e sul comfort per l’autista, seguendo una filosofia che da sempre si è rivelata vincente. Ma la società guidata da Oscar Zabai prosegue nella sua espansione anche con nuove sedi all’estero: la più recente in Polonia, e precisamente a Lodz, a Sud-Ovest della capitale Varsavia.
Segnali concreti e importanti per un market leader che forse potremmo definire tale sin dalla sua nascita, 36 anni fa a Trieste. Una storia di successo che nasce da un progetto originale, dalla visione di imprenditori che seppero anticipare le necessità di un mercato in crescita: quello del trasporto container. Autamarocchi si è distinta fin da subito sul mercato proprio per un modello di business fortemente strutturato e innovativo, caratterizzato da mezzi propri, autisti dipendenti a bordo di veicoli di ultima generazione, un network capillare italiano ed europeo, supportati da soluzioni tecnologiche avanzate per un trasporto all’avanguardia. La sicurezza e l’efficienza sembra siano state le armi vincenti per anticipare e soddisfare le esigenze di una clientela internazionale, non sempre facile da approcciare.
Autamarocchi nasce dalla fusione di due società, l’AUTA Container Service SpA e la Marocchi SpA, prima concorrenti tra di loro. La fusione non fu attuata solo per cercare economie di scala, ma soprattutto per tentare di creare una grande organizzazione, pronta a dare servizi di qualità in tutto il Centro-Nord Italia. La fusione diede all’azienda un vantaggio competitivo sul mercato, proprio per la sua capacità di servizio e di costruzione, assieme ai clienti, di progetti su misura. Vantaggi che l’azienda ha saputo mantenere e che in seguito hanno consentito l’allargamento dell’area di business al trasporto “convenzionale” a carico completo (FTL), poi nel “Combinato Marittimo” e nel “Intermodale Ferroviario” ma anche ad esportare il suo modello su altri mercati all’estero. Oggi Autamarocchi conta poco meno di un migliaio (958) dipendenti diretti e realizza ricavi (dati 2021di pre-chiusura bilancio) per 161 milioni di euro.
In Italia Autamarocchi conta ben 24 unità locali, mentre sono 3 le filiali all’estero:Capodistria (Koper), Istanbul e Izmir, sempre in Turchia.
L’azienda controlla anche le società Portogruaro Interporto SpA, Autamarocchi Kft (Ungheria)), Autamarocchi Logistica d.o.o. (Croazia) e Autamarocchi Gmbh (Austria); a Trieste, invece, partecipa a Adria distripak Srl.
Ma quali sono, allo stato attuale, le principali aree di business e di presenza? «Inizierei dal trasporto container: operiamo per tutte le linee di navigazione e i principali spedizionieri globali presenti sul mercato italiano, austriaco, sloveno, ungherese e croato. Poi nel Trasporto FTL (Convenzionale a carico completo). Qui – spiega Ervino Harej, amministratore delegato – operiamo per l’industria, la logistica e gli spedizionieri globali, realizzando servizi di trasporto su scala Europea. Poi c’è il Trasporto Intermodale e combinato: le rotte sono Italia (Trieste) – Turchia (Pendik, Izmir, Mersin) con il servizio RoRo e la Venezia– Bari –Patrasso sempre via RoRo. L’intermodale ferroviario si Sviluppa sulle linee da Verona per Koln, Duisburg e Herne in Germania». Una copertura internazionale, dunque, alla quale si aggiungono i Terminal container: a completamento dei servizi rivolti agli armatori ma anche come “Hub” per i trasporti aziendali. Anche qui Autamaricchi possiede un network che va da Trieste a Livorno, passando per Portogruaro, Venezia, Padova, Parma, Pontenure (Piacenza) e Genova.
Va sottolineato, infine, che l’azienda sia stata una delle prime a certificare la riduzione delle emissioni, certificata dal prestigioso istituto Certiquality. Ogni anno Autamarocchi lavora per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra, sia con il continuo rinnovo della flotta, un’attenta pianificazione dei viaggi, la riduzione delle percorrenze a vuoto, sia con la formazione del personale viaggiante grazie alla Autamarocchi Accademy.