Orologi da parete e complementi d’arredo che da Trieste arrivano in tutto il mondo grazie alle infinite combinazioni di colori, ma soprattutto grazie ad una strategia di marketing online che potrebbe essere considerata un modello.
Il laboratorio artigianale CalleaDesign, situato nell’aerea industriale di San Dorligo della Valle, è cresciuto grazie alla rete internet e ora intende investire sui social network per ampliare la platea di clienti. Dalla bottega che Livio Callea fondò nel 1967, della quale sono state conservate la passione, la gioia di creare e di interpretare gli oggetti che arredano la casa, di acqua sotto i ponti ne è passata tanta.
Gli ultimi anni sono stati dedicati allo sviluppo del sito web e della concezione dell’artigiano 2.0. I prodotti in catalogo sono offerti con una personalizzazione che talvolta raggiunge livelli incredibili: grazie alla varietà di accostamenti sui colori, alcuni orologi da parete possono raggiungere 45mila combinazioni. In pratica è come entrare in possesso di un prodotto quasi unico, ma con qualità inalterata nel tempo. Poi, grazie al web, CalleaDesign riesce a dare un prodotto artigianale ma con servizio da grande azienda. Una possibilità quasi impensabile fino a vent’anni fa. Così come impensabile sarebbe stato raggiungere il 60% di vendite all’estero, perché sarebbero serviti distributori, una corposa rete vendita e cospicui investimenti. La presenza su su mercati diversi, inoltre, consente anche di evitare il problema della stagionalità: ferie, festività, particolari periodi dell’anno. Oggi un orologio da parete può arrivare in Giappone dopo cinque giorni, compreso di pacco regalo con incisione, invece del biglietto di auguri.
Del resto è dal 2003 che l’azienda familiare, dopo varie vicissitudini, ha iniziato a sviluppare il progetto sul web. Il primo sito di ecommerce è del 2005, con un modello di business che si è poi specializzato nel corso degli anni. Le realizzazioni sono tutte disegnate e prodotte in Via Ressel a San Dorligo della Valle, con 9 persone impegnate (5 dipendenti, tutte donne) e un fatturato attorno al milione di euro. Dietro a tutto ciò ci sono le idee ed il lavoro dei due figli, Adriano che si occupa degli aspetti tecnici e Giulio di quelli commerciali. Hanno preso in mano l’azienda e ora vogliono crescere ancora, puntando anche sul mercato americano.
Il passo successivo potrebbe essere la grande distribuzione? «In realtà abbiamo già fatto dei test con la grande distribuzione – risponde Giulio Callea – ma è un percorso difficile, perché poi si perde il controllo del prodotto. La diversificazione dei canali distributivi, invece, ci ha permesso di affrontare meglio i periodi difficili. Anche sfruttando il dropshipping». Il dropshipping è quel modello di commercio online per il quale un soggetto può vendere un prodotto senza possederlo, ma occupandosi essenzialmente del marketing, mentre la spedizione avviene a cura di chi il prodotto lo ha a disposizione nel proprio magazzino. Oggi CalleaDesign ha intenzione di rafforzare il proprio brand e di acquisire nuove fette di mercato – mantenendo una certa oculatezza però, spiega ancora Giulio Callea – perché si tratta pur sempre di produzioni artigianali. La strategia di marketing prevede nuovi investimenti sui social network, strumento ormai imprescindibile per chiunque voglia promuovere in rete se stesso o la propria produzione.