Demus, azienda triestina che si occupa di decaffeinare il caffè ha eliminato i rifiuti industriali grazie ad una collaborazione con Area Science Park.
L’unico prodotto di scarto – le cere del caffè – ancora rimasto nel ciclo di lavorazione dell’azienda e catalogato come rifiuto industriale sarà riciclato da un’azienda inglese.
In particolare, le cere saranno utilizzate per impermeabilizzare tessuti. La collaborazione tra istituto di ricerca e Demus non è una novità.
La filiera del caffè punta sempre più decisamente verso la circolarità e l’obiettivo zero rifiuti, con il riutilizzo in nuovi cicli industriali di tutti gli scarti di lavorazione, dalle fasi di raccolta, a quelle di torrefazione e anche a quelle della decaffeinizzazione. Il caso di Demus,, azienda triestina leader nella decaffeinizzazione, deceratura del caffè verde e produzione di caffeina naturale dal 1962, ne è un esempio concreto.
Grazie alla rete Enterprise Europe Network – EEN, è stato trovato nel Regno Unito un partner industriale, Kerax, interessato ad utilizzare nel settore tessile le cere estratte dai chicchi di caffè, trasformandole da rifiuto da smaltire in materia prima seconda.
Grazie ad un emendamento inserito tra le nuove “Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali” varate dal Governo, nuovi sottoprodotti dell’industria agroalimentare, fino ad oggi non impiegabili negli impianti di biogas, saranno utilizzabili. Tra questi, anche gli scarti dal processo di lavorazione del caffè. Questo intervento legislativo risolve un annoso problema, che impediva di fatto la valorizzazione negli impianti di una serie di residui di lavorazione che al contrario possono contribuire egregiamente alla produzione energetica nazionale.
Lo stabilimento di Demus è situato nella zona industriale di Trieste, uno dei più importanti terminal europei del settore. Demus nel corso degli anni ha conosciuto uno sviluppo continuo, grazie agli investimenti nella ricerca (l’azienda possiede infatti diversi brevetti industriali e conta al suo attivo parecchi studi pubblicati in prestigiose riviste di settore) e grazie allo sviluppo continuo delle proprie conoscenze sui sistemi di decaffeinizzazione e all’attenzione ai temi più attuali richiesti dal mercato.
Da dicembre 2019 Demus S.p.A. ha incorporato DNA Analytica S.r.l. e Demus Lab S.r.l. Quest’ultima collabora con laboratori esterni e altre strutture, anche universitarie, per le sue attività di ricerca nell’ambito del caffè. Nello specifico, Demus Lab si occupa di analisi chimico-fisiche sul caffè, servizi di consulenza (caratterizzazione di miscele, corsi di formazione, attività di ricerca e sviluppo, per esempio per ottimizzare il ciclo produttivo di decaffeinizzazione.